I benefici del benessere derivanti dal vivere nelle zone rurali sono ben riconosciuti e supportati dalla letteratura globale. Si concorda sempre di più sul fatto che un maggiore coinvolgimento delle comunità rurali locali può contribuire e promuovere questo benessere. Il progetto SWEDA mirava a combinare il lavoro del settore primario, con diverse altre funzioni che riguardano la qualità della produzione, la biodiversità e la conservazione dell’aspetto umano nel mondo rurale.
Secondo l’UE, l’identificazione della multifunzionalità avviene attraverso tre fattori:
- Economico, le aziende che diversificano la loro produzione appartengono alla multifunzionalità;
- Ambientale, la multifunzionalità si manifesta attraverso la protezione dell’ambiente e la valorizzazione del paesaggio rurale;
- Sociale, la multifunzionalità protegge e mantiene vive le tradizioni locali attraverso itinerari, attività ricreative ed educative.
I 3 temi principali affrontati dal progetto sono stati:
- Sviluppo rurale e urbanizzazione;
- Cooperazione tra istituzioni educative e imprese;
- Salute e benessere.
Il progetto si è inserito in questa prospettiva ed ha proposto soluzioni innovative che hanno innescato la trasformazione delle piccole, medie e grandi aziende agricole in un benessere sostenibile integrato.
Il Consorzio, basato sull’IO3, ha prodotto raccomandazioni per il benessere sostenibile integrato delle aree rurali. I partner hanno esperienze nei settori dell’economia circolare, della bioeconomia e dello sviluppo rurale sostenibile. Quindi, hanno sviluppato un percorso di formazione accompagnato da azioni di capacity-building che si è rivolto ai responsabili politici e ai soggetti attivi nel settore agricolo, per garantire che gli sforzi richiesti alle aziende agricole potevano contribuire al benessere integrato delle aree rurali, il quale è sostenuto dallo sviluppo di un ambiente favorevole al cambiamento.